martedì 8 marzo 2016

La macchina centrale de: I demoni - F. Dostoevskij

La macchina che occupa un posto centrale in questa opera di Dostoevskij è la macchina del segreto. Il segreto è identificabile come quella macchina che attraverso l'azione di alcuni uomini ostacola il naturale diffondersi delle informazioni. Nella società umana, infatti, un ruolo predominante è svolto dal linguaggio, attraverso il quale le informazioni viaggiano da un individuo all'altro. Questa macchina è in grado di bloccare tale flusso in virtù di un accordo tra uomini.

     " In modo alquanto imprudente si lasciò sfuggire che Julija Michajlovna era al corrente di tutto il segreto di Stavrogin e che era stata appunto lei a manovrare tutto l'intrigo. Aveva ingannato anche lui, Pëtr Stepanoviè, perché anche lui era innamorato di quell'infelice Liza e lo aveva così "raggirato" che lui stesso l'aveva quasi accompagnata in carrozza da Stavrogin." (pag. 482)

      " Vi arresteranno non soltanto come istigatori dell'incendio, ma anche come membri della cinquina. Il delatore conosce tutto il segreto della rete. Ecco che cosa avete combinato!"  (pag. 488)

      "Signori!» disse a un tratto, come risoluto a tutto, e nello stesso tempo con voce quasi rotta. «Signori! Ancora stamattina avevo davanti agli occhi uno di quei foglietti clandestini che circolano qui, e per la centesima volta mi sono posto la domanda: "Quale sarà il suo segreto?"» " (pag. 430)

.. e ancora: 

      " «Non avete bisogno di stare in monastero, né di farvi tonsurare, sarete soltanto un novizio, segreto, nascosto, potrete anche farlo conducendo una vita mondana...» " (pag. 638)

Non vi sono solamente riferimenti diretti al segreto ma anche a concetti ad esso legati quali la "spia":

       " Quest'uomo, secondo me era una vera spia, una spia nata. Conosceva in ogni momento tutte le ultime novità e tutte le faccende della nostra città, soprattutto le porcherie, ed era stupefacente notare fino a che punto si prendesse a cuore le cose che non lo riguardavano affatto." (pag. 67)

         " Vi ripeto questo è certo; e permettetemi di aggiungere che loro, chissà perché, sono perfettamente convinti che siate una spia e che se ancora non li avete denunciati, li denuncerete. È vero?»" (pag. 213)

...ma anche al circolo (un luogo riservato ed in una certa misura segreto):

           " Si mise a parlare delle novità della città, dell'arrivo della governatrice "con nuove conversazioni", dell'opposizione che già si era formata al circolo, del fatto che tutti parlavano ad alta voce delle idee nuove e come ciò si fosse attaccato a tutti e così via." (pag. 66)

L'idea intera del romanzo è, dunque, legata a ciò che i vari protagonisti non vogliono sia noto. Sia esso un crimine violento per il quale non si è scontata una pena (Stavrogin) oppure un tentativo di cospirazione per rovesciare il sistema esistente (Pëtr). Sono appunto questi i demoni che recitano la parte più importante nella trama.

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