mercoledì 9 marzo 2016

Il ruolo della macchina nella società e nella cultura contemporanea



Nella società moderna il concetto di macchina viene spesso accostato a quello di tecnologia, ossia lo studio di metodi codificati per ottenere un certo risultato. In questa accezione la tecnologia è legata a doppio filo alla macchina, definita come dispositivo che consuma una risorsa per mutare lo stato di un sistema. La macchina viene ad essere sia mezzo che fine della tecnica moderna. Essa viene impiegata, ad esempio, nella produzione di altre macchine ed è perciò sia soggetto che oggetto della tecnica produttiva.
Parlando di produzione si pensa spesso a quella industriale che ha conosciuto massima espansione nei due secoli scorsi. Vi è però anche la produzione di informazioni che è diventata cruciale negli ultimi anni con la rivoluzione dell'informatica. Anche in questo ambito le macchine giocano un ruolo importante in quanto sia la diffusione che la manipolazione dell'informazione avviene tramite esse. Proprio per questo le macchine che gestiscono l'informazione sono quelle che hanno avuto il maggior sviluppo nelle ultime decine di anni, passando dai sistemi rudimentali di stampa e trasporto fisico di documenti a sistemi elettronici di compilazione e invio. La macchina ha quindi una volta di più dimostrato di essere un elemento base nello sviluppo umano, andando a mutare a seconda delle priorità della società.

Marco

martedì 8 marzo 2016

La macchina nella pubblicità

Il concetto di macchina è presente anche nel campo pubblicitario. Presento quì di seguito un esempio di pubblicità di un disco musicale dove si riprende la parola "macchina", peraltro presente anche nel titolo dell'album.


La macchina centrale de: I demoni - F. Dostoevskij

La macchina che occupa un posto centrale in questa opera di Dostoevskij è la macchina del segreto. Il segreto è identificabile come quella macchina che attraverso l'azione di alcuni uomini ostacola il naturale diffondersi delle informazioni. Nella società umana, infatti, un ruolo predominante è svolto dal linguaggio, attraverso il quale le informazioni viaggiano da un individuo all'altro. Questa macchina è in grado di bloccare tale flusso in virtù di un accordo tra uomini.

     " In modo alquanto imprudente si lasciò sfuggire che Julija Michajlovna era al corrente di tutto il segreto di Stavrogin e che era stata appunto lei a manovrare tutto l'intrigo. Aveva ingannato anche lui, Pëtr Stepanoviè, perché anche lui era innamorato di quell'infelice Liza e lo aveva così "raggirato" che lui stesso l'aveva quasi accompagnata in carrozza da Stavrogin." (pag. 482)

      " Vi arresteranno non soltanto come istigatori dell'incendio, ma anche come membri della cinquina. Il delatore conosce tutto il segreto della rete. Ecco che cosa avete combinato!"  (pag. 488)

      "Signori!» disse a un tratto, come risoluto a tutto, e nello stesso tempo con voce quasi rotta. «Signori! Ancora stamattina avevo davanti agli occhi uno di quei foglietti clandestini che circolano qui, e per la centesima volta mi sono posto la domanda: "Quale sarà il suo segreto?"» " (pag. 430)

.. e ancora: 

      " «Non avete bisogno di stare in monastero, né di farvi tonsurare, sarete soltanto un novizio, segreto, nascosto, potrete anche farlo conducendo una vita mondana...» " (pag. 638)

Non vi sono solamente riferimenti diretti al segreto ma anche a concetti ad esso legati quali la "spia":

       " Quest'uomo, secondo me era una vera spia, una spia nata. Conosceva in ogni momento tutte le ultime novità e tutte le faccende della nostra città, soprattutto le porcherie, ed era stupefacente notare fino a che punto si prendesse a cuore le cose che non lo riguardavano affatto." (pag. 67)

         " Vi ripeto questo è certo; e permettetemi di aggiungere che loro, chissà perché, sono perfettamente convinti che siate una spia e che se ancora non li avete denunciati, li denuncerete. È vero?»" (pag. 213)

...ma anche al circolo (un luogo riservato ed in una certa misura segreto):

           " Si mise a parlare delle novità della città, dell'arrivo della governatrice "con nuove conversazioni", dell'opposizione che già si era formata al circolo, del fatto che tutti parlavano ad alta voce delle idee nuove e come ciò si fosse attaccato a tutti e così via." (pag. 66)

L'idea intera del romanzo è, dunque, legata a ciò che i vari protagonisti non vogliono sia noto. Sia esso un crimine violento per il quale non si è scontata una pena (Stavrogin) oppure un tentativo di cospirazione per rovesciare il sistema esistente (Pëtr). Sono appunto questi i demoni che recitano la parte più importante nella trama.

martedì 1 marzo 2016

La macchina ne: I demoni - F. Dostoevskij





(F.Dostoevskij - I demoni, 1871)


    "Si parlava dell'abolizione della censura e del segno duro dell'ortografia [..] dell'utilità d'uno smembramento della Russia secondo le nazionalità, con un libero legame federativo; della distruzione dell'esercito e della flotta" (p. 38)

     "..io non riuscivo a capacitarmi di nulla e, ricordo, continuavo a balbettare, seguendo il rumore del treno" (p. 40)

     "ed eravamo pienamente persuasi  che tutta questa secolare questione nella nostra epoca di umanesimo, d'industria e di strade ferrate, fosse una bazzecola da niente." (p. 50)

     "continuerò a dare strappi alla corda, finché non sonerà la campana per la mia messa funebre!" (p. 54)